MICHELE TOMBOLINI “Luce in bioritmo cromatico”

mostra a cura di Chiara Casarin

Michele Tombolini (Venezia, 1963), frequenta l’Istituto d’Arte ed i corsi di nudo prediligendo la grafica e la pittura ad olio. Eclettico ma allo stesso tempo sempre coerente con il suo linguaggio gestuale ed istintivo, riversa nelle sue opere la sua carica travolgente, scegliendo le grandi dimensioni e gamme cromatiche decise.

“La pittura di Michele Tombolini rientra nella tendenza chiamata neo-primitiva, dove si fondono le pulsioni della psiche, le violenze genetiche e un insopportabile desiderio di libertà. Quindi le matrici sono quelle, ad esempio, dei Neue Wilden (nuovi selvaggi) tedeschi, di Graffitisti americani e, per citare un movimento di casa nostra, i Transavanguardisti. La pittura deve portare il marchio del Dna dell’artista: deve, paradossalmente, trasformarsi in sangue per esibire i proprio cromosomi, la propria personale individualità”. (Testo di Chiara Casarin)