PIERO DORAZIO

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BIOGRAFIA

Dopo essersi diplomato al liceo classico Giulio Cesare di Roma, nel 1945 si iscrive alla facoltà di Architettura frequentandola per cinque anni, ma abbandonando gli studi prima della laurea per dedicarsi solo alla pittura. Aderisce giovanissimo al Gruppo Arte Sociale con Perilli, Guerrini, Vespignani, Buratti e Muccini, frequentando in seguito lo studio di via Margutta di Renato Guttuso, crocevia di artisti e intellettuali. L’incontro fra Dorazio, Guerrini e Perilli e gli artisti frequentatori dello studio porta alla nascita nel 46 del Gruppo Forma 1 e del manifesto del Formalismo, che si oppone alla cultura del realismo socialista. Nel 1947 Dorazio riceve una borsa di studio all’École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi, dove si trattiene un anno frequentando grandi maestri, come Matisse, Braque, Léger, Le Corbusier, Arp e Pevsner, e partecipando al “Salon des Realités Nouvelles”. Nel 1948 espone alla “Ia Esposizione nazionale d`Arte Astratta” che riunisce per la prima volta i pittori astratti italiani. Due anni più tardi apre a Roma la galleria-libreria “L’Age d’Or”, concepita come ritrovo internazionale degli artisti d’avanguardia. Nel 1952 è invitato a partecipare alla Biennale di Venezia, mentre l`anno successivo tiene la sua prima personale negli Stati Uniti, dove conosce i principali esponenti dell’Espressionismo astratto come Marc Rothko, Robert Motherwell e Barnett Newman. Studia gli scritti di Kandinsky, venendo influenzato dalla sua teoria sugli aspetti immateriali della pittura, e lavora per diversi anni in Germania partecipando nel 1959 a Documenta II a Kassel. Nel 1960 espone alla XXX Biennale di Venezia. L’anno successivo riceve a Parigi il “Prix Kandinsky” e il “Premio Internazionale della Biennale di Parigi”.

Dal 1960 dirige inoltre il Dipartimento di pittura, scultura e grafica della School of Fine Arts della University of Pennsylvania, venendo in seguito nominato direttore e insegnando un semestre all’anno fino al 1970. Rientrato in Italia, nel 1974 si trasferisce a Todi lavorando e insegnando nella Scuola Atelier per la Ceramica moderna. Divenuto ormai uno degli artisti europei più famosi, nel 1979 si vede dedicare dal Musée d`Art Moderne de la Ville de Paris una grande mostra antologica che viene successivamente trasferita in vari musei tedeschi e americani per poi concludersi alla Galleria Nazionale d`Arte Moderna di Roma. Il biennio 85-86 vede il suo debutto in Giappone, prima a Tokyo e poi a Osaka. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale e nel 1992 il Ludwigshafener Kunstverein presenta un`ampia retrospettiva dei suoi famosi lavori su carta.

Muore a Perugia all’età di 77 anni.