Elementi di natura


ELEMENTI DI NATURA

5 Novembre – 10 Dicembre 2022

a cura di Cristina Elena Badelita e Stefano Pausa


La mostra “Elementi di natura” vuole rendere omaggio a Piero Gilardi, quest’anno protagonista di un’illustre personale presso il Magazzino Italian Art di New York, che riunirà, per la prima volta in un museo americano, circa sessanta opere dell’artista. Galleria Berga esporrà quattro lavori iconici appartenenti alla serie “tappeto-natura” e due litografie della stessa serie. In queste opere il sogno di una natura selvaggia e ideale viene ricreato con un materiale artificiale come il poliuretano espanso. Le composizioni riproducono fedelmente scenari naturali come una costiera vulcanica, un albero con passiflora e mango, un orto con girasoli o un sottobosco innevato.

Le opere di Gilardi saranno messe in relazione con quelle di Omar Ronda, altro artista di fama internazionale che ricreava mondi artificiali attraverso un utilizzo rivoluzionario del petrolio. Ed è proprio quest’ultimo il filo conduttore che lega i due artisti, simbolo della vita organica che diventa minerale, un ciclo evoluzionistico inverso rispetto a quello della plastica. Un cerchio che idealmente si chiude se la plastica, derivato del petrolio, riproduce fedelmente le forme della natura. L’idea di una natura ricreata viene elaborata da Ronda nel 1990 con il concetto di Supernatura, una natura parallela frutto della produzione industriale. Entrambi gli artisti danno quindi vita ad una natura artificiale, avvenuta fuori da sé, dove le forme plastiche si trasformano in forme naturali dai colori sgargianti. Nelle loro opere, che evocano un rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale, emerge anche il tema ecologico e di denuncia dell’attività umana, che ha trasformato la natura in una realtà asettica.

Le prime opere completamente realizzate in plastica dove Ronda evoca la natura appartengono alla serie “Genetic Fusion”. All’origine vi è la trasformazione e modificazione molecolare, l’idea cioè di mettere in relazione speculare la scienza rispetto alla vita. Sempre a inizio anni ’90 risalgono i primi “Frozen Portraits”, opere realizzate con polimeri termoplastici trasparenti che richiamano le “pozzanghere congelate” che da bambino lucidava per scoprire le tracce di vita solidificata. Le fotografie racchiuse sotto la plastica traslucida sembrano rammentarci il valore universale e multiforme della bellezza, che l’artista congela e sottrae al ritmo del tempo. Ispirandosi in parte alla pop art, Ronda sceglie i suoi soggetti da Hollywood, il grande repertorio dei miti moderni. In mostra sarà possibile ammirare divinità contemporanee come Marilyn Monroe, Sharon Stone e Monica Bellucci, che l’artista celebra ed esalta rendendole imperiture.