GUSTAVO BOLDRINI “Specchio del suo tempo”

mostra a cura di Galleria Berga, con la collaborazione di Maria Palladino

Gustavo Boldrini (Venezia, 1927 – Salsomaggiore, 1987) Gustavo Boldrin, Venezia 1927 – Salsomaggiore 1987). Si forma presso l’Istituto d’Arte e poi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal ’47 iniziano i suoi viaggi in Europa, alla scoperta e alla ricerca di un confronto con i grandi maestri: dapprima in Germania, dove entra a contatto con la pittura del “Bauhaus” e della “Brucke”, dove scopre una particolare affinità con l’opera di Oskar Kokoschka. Nel ’53 visita l’Olanda e assimila suggestioni dalla pittura di Van Gogh, destinato a lasciare un segno permanente in tutta la sua produzione. Al ’55 si fa risalire il primo soggiorno parigino, a seguito di una borsa di studio del Governo Francese. E’ in ambito parigino che cambia la firma in “Guy Boldrini”. Si trasferisce nel ’59 a Milano, dove il contatto con la luce e i volumi del paesaggio metropolitano conferiscono nuova sintesi spaziale alla sua pittura.

Quest’ultima, dopo un avvio sperimentale di matrice astrattista, si evolve espressionisticamente fino a subire suggestioni fauviste per approdare poi ad una semplificazione formale ai limiti del figurativismo, ad una neofigurazione che prende le distanze da qualsivoglia scuola o corrente per dare vita a un linguaggio unitario e personalissimo. La sintetizzazione dei soggetti in campiture cromatiche modulari vede negli anni ’70 l’introduzione nelle sue composizioni di un ulteriore elemento, lo “specchio magico”: struttura narrativa in cui inserisce oggetti d’uso comune, figure e schematici paesaggi, talora arricchiti da inserti a collage

““Specchio del suo tempo” intende essere una mostra retrospettiva e una rivisitazione della personalità artistica e dell’opera di Gustavo Boldrini, pittore veneziano di origine, cosmopolita per vocazione e per spirito di conoscenza, la cui esistenza e la cui esperienza pittorica si collocano in un periodo particolare – dagli anni ’40 agli ’80 del ‘900 – denso di avvenimenti artistici, culturali e di rivolgimenti storici che lasceranno una forte, significativa impronta sulla sua produzione e sulle sue vicende ed influenze personali e culturali. Nel corso della sua vita Boldrini compie numerosi viaggi e spostamenti, sia in Italia che all’estero: in Germania, Svizzera, Olanda, Francia, che gli regalano una consapevolezza e una visione d’insieme unica, la quale si traduce in un lirismo attento agli effetti atmosferici del colore e ad una incisività del segno, talora materico e corposo, talora lineare e comunque sintetico e massimamente espressivo, il quale traduce in forme originali e immediatamente identificabili gli oggetti e i luoghi, vissuti e amati. Gustavo Boldrini è un artista da conoscere, indagare e scoprire in ogni sua particolarità, per poter ricevere e apprendere gli innumerevoli insegnamenti e spunti di riflessione che egli ci ha lasciato: sul suo tempo, sul trascorrere degli eventi umani e sulla sua esperienza d’artista, così coerente, totalizzante ed estremizzante, che non smette d’incantarci”(Testo di Maria Palladino)