GIUSTINO CHEMELLO, “Nessundove”

mostra a cura di Chiara Casarin

Giustino Chemello (Sandrigo, 1952)

“Un poeta è un maestro della scelta. Scelta che è ricerca incessante e talvolta ardua di una perola o di un colore e che consente, all’accordo cercato nel verso, di suonare nel modo in cui solo il poeta lo intende. Scelta del termine che da solo sappia veicolare un senso unico, fissato in un istante, generato da un contesto, che possa percuotere corde vocali e corde emotive e rispecchi un paesaggio interiore. Un sentimento che reclama a gran voce di poter uscire, di interrompere l’eco che si forma nella cassa di risonanza dei pensieri di un animo creativo. Il viaggio del letterato all’interno del linguaggio è un movimento del tutto simile a quello dell’artista-poeta che vaga alla ricerca di un lido cui approdare, di un’immagine che configuri la sua meta, di un colore che ripaghi delle fatiche del lungo cammino. In questo senso Chemello è poeta”. (Tratto da Giustino Chemello, “Nessundove”, catalogo della mostra, a cura di Chiara Casarin, 2009)